
Gli alberi poco prima dell’abbattimento. In tutto sono sei le piante abbattute.
Gli scempi continuano. A quanto pare l’amministrazione del comune di Dervio, sulla sponda lecchese del lago di Como, non ha la benchè minima cura del territorio. Già in passato erano stati fatti interventi scellerati di capitozzatura dei tigli del viale alberato, bloccati con interventi sulla stampa da parte di cittadini affezionati al proprio paese e arrabbiati nel vedere distruggere così delle piante che appartengono a tutti e che, in quanto esseri viventi, andrebbero rispettate. Il viale alberato di Dervio è uno dei più belli del lago, una cosa unica risalente agli anni trenta. In origine l’alberatura era molto più estesa e riguardava diverse vie del paese. Adesso rimane solo sulla provinciale sempre che agli amministratori non venga l’idea di sostituire le piante con dei bei piloni di cemento che non dovendo essere potati generano meno costi… negli ultimi anni si è assistito a un continuo e barbaro disprezzo per il patrimonio verde del comune. Diversi alberi sono stati abbattuti, capitozzati, avvelenati senza che nessuno mai ne pagasse le conseguenze. Gli stessi cittadini che erano intervenuti riguardo alla capitozzatura del viale hanno continuato a cercare di fermare lo scempio ma senza riuscirvi. Al massimo, quando le proteste hanno raggiunto una sufficiente risonanza, i lavori si sono fermati per poi riprendere poco tempo dopo. Pochi mesi fa due alberi sono stati avvelenati da ignoti. Alla base del tronco comparivano chiaramente i segni della trapanatura e si poteva percepire un forte odore di diserbante. Anche qui la segnalazione è venuta da una cittadina e nulla si è fatto per indagare. I due alberi in questione sono ancora in piedi, morti. Il comune non abbatte piante morte ma in compenso è celere e attivo nel buttar giù quelle vive. Senza considerare minimamente l’importanza storica, turistica e culturale del viale alberato, in questi giorni sono state abbattute sei piante per la realizzazione di un marciapiede fondamentalmente inutile in una zona periferica. Mi piacerebbe capire con che parametri gli amministratori scelgono le opere da realizzare. Tirano i dadi sulla cartina del paese? Sembrerebbe così… inoltre mi sono chiesto se non fosse possibile fare il marciapiede senza abbattere le piante. Spero vivamente che il comune risponda in modo esauriente ai miei dubbi. Già due interrogazioni sono state presentate da legambiente in comune e in provincia. Vedremo la risposta…
Enrico P.
DERVIO, provincia di Lecco, foto del 18/11/2007